Un altro documento, redatto nel "lontano" 2007.
L'Autore Dr. Hermann Fischer, fondatore della Ditta AURO tedesca, leader
mondiale nella produzione di finiture naturali per la casa, pone
diversi quesiti sul termine stra-abusato di SOSTENIBILITA'.......
Livelli
di denaturazione delle materie prime delle vernici, rispetto ai
materiali alimentari
Livelli di denaturazione, da 1
(puramente naturale) a 8 (completamente estraneo alla natura)
Esempi
dal campo di produzione di vernici
Livello
di denaturazione simile nel campo degli alimenti
1) Prodotto
naturale puro, inalterato dall'uomo Acqua
di fonte Frutta
selvatica
2) Prodotto
naturale puro, raccolto da uomo Resina
Dammar Mais
3) Prodotto
naturale, solo trasformazione fisica Resina
Colofonia Farina
di frumento
4) Prodotto
naturale modificato chimicamente
con
struttura molecolare in gran parte Sapone
da olio Pane
cotto
conservata vegetale
5) Prodotto
naturale modificato chimicamente
con
una struttura molecolare significativamente Resine
alchidiche Estere
poliglicerolo
cambiata
6) Materiale
sintetico con una struttura molecolare Alizarina
sintetico Aroma
"identico al naturale"
"identica
alla natura"
7) Materiale
sintetico con una struttura molecolare
simile
a quella naturale Permethrin Estere
PHB
8) Materiale
sintetico con una struttura molecolare
completamente
estranea alla natura Isoalifati Saccarina
(dolcificante)
(AURO.Febbraio
2007)
Nella produzione di cibo, così
come nella produzione di vernici, si dovrebbe applicare l’"effetto
a piramide": il cibo di ogni giorno, così come i prodotti
chimici di uso quotidiano come la vernice, dovrebbe avere un'ampia
base di materiali naturali che sono solo leggermente modificati o,
meglio ancora, non affatto cambiati. Materiali con un grado di
modificazione superiore dovrebbero svolgere un ruolo minore.
Preferibilmente, materiali fortemente modificati non dovrebbero
essere assolutamente usati. Quindi la scelta dei materiali non segue
uno schema di "tutto o niente", ma richiede un giudizio
equilibrato e l'uso delle gradualità indicate.
Conclusione
Una classificazione del valore
di sostenibilità del cibo e dei prodotti chimici di uso quotidiano
può essere definito in funzione del loro "grado di
modificazione".
Ogni trasformazione, sia quella
fisica che, soprattutto, quella chimica dello stato naturale dei
materiali porta ad una "denaturazione" che aggrava il
reinserimento del materiale nel ciclo naturale.
All'interno di questo gradiente
di trasformazione, un mero processo fisico (macinatura, estrazione),
costituisce l’effetto minore.
Il grado di denaturazione
aumenta con l'avanzare dei processi fisici, continua con processi
chimici semplici, e si sublima fino ad ottenere materiali totalmente
estranei alla natura che possono essere prodotti solo con ampie
manipolazioni chimiche e numerosi passaggi di sintesi. Non ne risulta
alcuna somiglianza chimica al materiale originale.
I materiali naturali e,
soprattutto, quelli vegetali, sono dotati di un’alta funzionalità
e usabilità chimica, e quindi possono essere spesso utilizzati senza
intervenire radicalmente sulla loro identità chimica.
L'enorme varietà di piante e
minerali con caratteristiche completamente diverse tra loro permette
di scegliere quello che meglio si adatta allo scopo particolare,
evitando così modifiche radicali.
In AURO si
attua come principio fondamentale l’utilizzo di materie prime con
la più bassa modificazione dell’integrità molecolare possibile,
per esempio spremitura a freddo di olio di lino, purificazione della
resina dammar, distillazione di olio di arancio, etc. Se una modifica
chimica è necessaria per regolare la funzionalità di un materiale,
si cerca di mantenere il più possibile la sua struttura molecolare,
ad esempio i saponi fatti con olii vegetali o cera d'api, estere
glicerico ottenuto dalla bollitura di olii e resine, bruciatura di
terre coloranti.
Le modifiche più importanti
sono consentite solo nel caso in cui piccole quantità di materiali
naturali modificati garantiscono un immenso miglioramento dei fattori
di sostenibilità complessiva (ad esempio impianti di emulsione di
olio con saponi ammonici per la produzione di pitture e vernici
completamente esenti da solventi) o in cui grandi quantità di
materie prime naturali poco o per nulla modificate diventano
utilizzabili come nel caso, ad esempio dell’ottoato di cobalto
usato come essiccante per una quantità centinaia di volte superiore
in peso di olio di lino, al posto dei leganti acrilici di produzione
petrolchimica al 100%.
Meditate, gente, meditate.....
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