venerdì 10 ottobre 2014

Pubblicità ingannevoli 8 - La parte dei tecnici

In effetti, si è potuto riscontrare che la stessa "fisica tecnica" che 15-20 anni fa sosteneva un corretto isolamento delle abitazioni che lasciasse traspirare l'involucro e fosse realizzato con materiali naturali per migliorare senza artifici l'aria indoor e abbattere il carico inquinante indoor ma anche outdoor, oggi dichiara di voler sigillare ermeticamente l'involucro, ricambiando meccanicamente l'aria.

A parte l'ovvia considerazione che nessuno (sono veramente pochi...) o quasi tra i tecnici, al momento di proporre un cappotto sintetico si ricorda (o preferisce omettere...) che senza la ventilazione meccanica controllata ci si troverebbe in breve in una camera a gas infestata da muffe, questa situazione incide chiaramente sulla valutazione economica che, così proposta, è senza dubbio svantaggiosa per i cappotti realizzati con isolanti naturali. 

Al contrario, dove proposta correttamente, ci si ritrova a dover valutare un aggravio non indifferente dei costi ed una manutenzione obbligatoria della VMC pena insorgere di muffe e ambienti indoor decisamente poco salubri.

A questo si è anche aggiunto il fatto che "risparmio energetico" ed "ecologia" sono presto, per convenienza, diventati sinonimi ed usati a sproposito, insieme a "bioedilizia", "ecosostenibilità", "naturale", etc., creando di proposito confusione nella clientela, volta solo al "risparmio economico" ad ogni costo.

Certo che, se si pensa alle multinazionali dell'isolante sintetico che sono all'origine del progetto CasaClima, alla evidente contraddizione tra "risparmio energetico" ed abuso di risorse non rinnovabili nella produzione di isolanti sintetici, ai costi levitati per progettazione e certificazione, per tacere d'altro, ci si rende conto di come tutto ciò non è altro che mero business che della salute dell'ambiente e di chi ci vive.....se ne frega....

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