giovedì 12 marzo 2015

Pubblicità ingannevoli 13 - Le Istituzioni

Dopo una serie di rimpalli tra il Legale di Altroconsumo incontrato a Ferrara e la Responsabile Servizio Soci, inizio a scrivere via PEC anche ad ALTROCONSUMO.

Qui, la sorpresa: la risposta della Responsabile Servizio Soci di ALTROCONSUMO, ovvero "....il nostro Ufficio Tecnico riconosce come tutti naturali gli ingredienti in questione, per cui non ravvisiamo motivi per sollecitare l'AGCM."

Sempre via PEC richiedo un documento scritto, con riguardo ad alcuni degli ingredienti e, quasi disturbata dall'invio di PEC, sempre la RSS dichiara che l'Ufficio Tecnico di ALTROCONSUMO non rilascia scritti in tal senso.

Ovviamente, considerando che nel frattempo altre PEC inviate all'AGCM continuavano ad essere senza risposta, chiudo questo carteggio con ALTROCONSUMO, segnalando che si può essere DIPENDENTI anche solo evitando di parlare di certi argomenti.

La situazione non mi ha particolarmente impressionato: non è la prima volta che chi si dichiara "paladino" si scopre essere in realtà alla mercé di poteri forti (o, magari presunti tali) o anche proprio a collaborare con i medesimi indirizzando, nel caso dei Consumatori, anche il mercato, per quanto possibile.

Il fatto è che di SICK BUILDING SINDROME se ne parla, avendone individuato le cause, da almeno 50-60 anni eppure, a fronte di semplici ed economici interventi, si preferisce nascondere, colludere, difendere chi poi peggiora sempre di più la qualità dell'aria degli ambienti dove viviamo.

Mi piacerebbe avere qualche commento, magari con un minimo di unione si riesce a muovere qualcosa!! Grazie in anticipo 

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