domenica 28 giugno 2020

Rapporto Natura e Uomo: il benessere legato all'ambiente

Il rapporto tra Natura e Uomo incide sulla sostenibilità della vita. Il benessere fisico e mentale è strettamente collegato all'ambiente e ai cambiamenti che lo investono.

Rapporto tra Natura e Uomo come fonte di benessere


Rapporto Natura e Uomo: il benessere legato all'ambiente


La relazione esistente tra Natura e Uomo può garantire un benessere infinito, duraturo che coinvolge il corpo e la mente.
Quanto più questo rapporto è stretto e in sintonia tanto più l'uomo è posta nelle migliori condizioni fisiche e psicofisiche. Tale benessere nasce da dinamiche complesse per cui la sincronia è difficilmente comprensibile dalla moderna epistemologia scientifica, che si è rivolta, più allo studio e riproducibilità di singoli eventi che di correlazioni multiple.
Un team di ricercatori del dipartimento di psicologia del “University of British Columbia Okanagan”, detto “Happy Team” e diretto da Holli-Anne Passmore, ha effettuato una serie di ricerche per dimostrare come il contatto con la natura può aumentare la felicità e il benessere delle persone. Questi studi sottolineano la connessione esistente tra il guardare qualcosa del proprio ambiente naturale e il conseguente benessere personale prodotto. Non si tratta soltanto di trascorrere del tempo all’aperto: nel proprio ambiente naturale si può trovare qualcosa di diverso, aspetti trascurati come notare un giardino di fiori in un luogo insolito o accanto al proprio ufficio dove lavoriamo da anni. Tale scoperta può avere un effetto positivo su di noi riempiendoci di tranquillità e benessere.


Benessere ambientale: un giardino che cura


La natura guarisce si sa. Meno noto è il potere curativo che hanno orti e giardini nell’ambito della salute mentale e fisica e di molte patologie come ansia, ipertensione depressione, Alzheimer, autismo, problemi motori o post-operatori.
Glie effetti positivi e curativi derivano gli spazi verdi che devono essere progettati secondo alcuni criteri, realizzando specifici giardini terapeutici o healing gardens. Questa tipologia è nata negli Stati Uniti e da qualche tempo si sta diffondendo anche in Italia. Un esempio è il Giardino degli Abbracci, progettato e creato per l’ospedale San Carlo Borromeo di Milano dagli allievi del corso “Healing Gardens, progettazione nelle strutture di cura e diretto da Giulio Senes.
La terapia attraverso orti e giardini ha origini ben più antiche. Il primo osservatore è stato Roger Ulrich che, tra il 1972 e il 1981, scoprì gli effetti benefici che la natura dona alle persone malate. Affermò che un giardino armonico, bello e curato, aiuta a mitigare il dolore e favorisce la guarigione.

Marco Nieri: l'uomo al centro della progettazione ambientale


Marco Nieri , ecodesigner e bio-researcher, pone particolare attenzione all'aspetto ecologico della nostra vita considerando le esigenze biologiche dell'Uomo e della Natura. I suoi lavori si concentrano su una progettazione che parte dall'ascolto del luogo e delle persone: psicologia ambientale, conoscenza tecnica e sensibilità creano un design ispirato dalla natura. Spazi ed oggetti sono ideati al fine di aver una comunicazione con l’essere umano che mira a valorizzare i suoi bisogni, fisici, psicologici e spirituali in armonia con l'ambiente. Questo avviene  grazie ad un linguaggio progettuale anche a livello simbolico. Marco Nieri ha applicato le conoscenze acquisite svolgendo una ricerca elettromagnetica in campo vegetale. Questa lo ha portato a esaminare la reale influenza energetica delle piante sul nostro organismo e di creare un’innovativa tecnica per realizzare parchi e giardini bioenergetici a scopo terapeutico, chiamataBioenergetic Landscapes”.

Per approfondire: www.archibio.it/it/

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