Rapporto tra Natura e Uomo come fonte di benessere
Quanto più questo rapporto è stretto e in sintonia tanto più l'uomo è posta nelle migliori condizioni fisiche e psicofisiche. Tale benessere nasce da dinamiche complesse per cui la sincronia è difficilmente comprensibile dalla moderna epistemologia scientifica, che si è rivolta, più allo studio e riproducibilità di singoli eventi che di correlazioni multiple.
Un team di ricercatori del dipartimento di psicologia del “University of British Columbia Okanagan”, detto “Happy Team” e diretto da Holli-Anne Passmore, ha effettuato una serie di ricerche per dimostrare come il contatto con la natura può aumentare la felicità e il benessere delle persone. Questi studi sottolineano la connessione esistente tra il guardare qualcosa del proprio ambiente naturale e il conseguente benessere personale prodotto. Non si tratta soltanto di trascorrere del tempo all’aperto: nel proprio ambiente naturale si può trovare qualcosa di diverso, aspetti trascurati come notare un giardino di fiori in un luogo insolito o accanto al proprio ufficio dove lavoriamo da anni. Tale scoperta può avere un effetto positivo su di noi riempiendoci di tranquillità e benessere.
Benessere ambientale: un giardino che cura
Glie effetti positivi e curativi derivano gli spazi verdi che devono essere progettati secondo alcuni criteri, realizzando specifici giardini terapeutici o healing gardens. Questa tipologia è nata negli Stati Uniti e da qualche tempo si sta diffondendo anche in Italia. Un esempio è il Giardino degli Abbracci, progettato e creato per l’ospedale San Carlo Borromeo di Milano dagli allievi del corso “Healing Gardens, progettazione nelle strutture di cura e diretto da Giulio Senes.
La terapia attraverso orti e giardini ha origini ben più antiche. Il primo osservatore è stato Roger Ulrich che, tra il 1972 e il 1981, scoprì gli effetti benefici che la natura dona alle persone malate. Affermò che un giardino armonico, bello e curato, aiuta a mitigare il dolore e favorisce la guarigione.
Marco Nieri: l'uomo al centro della progettazione ambientale
Per approfondire: www.archibio.it/it/
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